La diversificazione in finanza segue lo stesso principio di un’azienda agricola ben gestita: non mettere tutte le risorse su un unico raccolto o prodotto.
Immagina un imprenditore agricolo che coltiva solo grano.
Se, per qualsiasi motivo, il raccolto di grano va male in quell'anno (dalla
siccità alle malattie delle piante), rischia di perdere tutto il guadagno.
Tuttavia, se questo agricoltore diversifica, seminando anche verdure,
producendo miele o coltivando ulivi per fare olio, le probabilità di subire una
perdita totale diminuiscono drasticamente. Magari il grano non rende, ma la
vendita del miele o delle verdure può compensare e mantenere il suo reddito stabile.
In finanza vale lo stesso principio: un portafoglio diversificato riduce i rischi. Se un settore soffre, altri asset in portafoglio possono sostenere e bilanciare la perdita. Questo è il cuore della strategia di diversificazione: non dipendere mai da una singola “coltura” o settore per proteggere e far crescere il capitale nel tempo.
La diversificazione è un concetto centrale e fondamentale
negli investimenti. Quando parliamo di diversificazione, intendiamo distribuire
i nostri investimenti su diverse tipologie di asset, settori o aree
geografiche, per ridurre i rischi. Il principio alla base è molto semplice: se
un’area del portafoglio subisce una perdita, altre parti possono compensare,
limitando così l’impatto negativo sul totale.
L’importanza della Diversificazione: Un Esempio Pratico
Immagina due investitori che partono entrambi con un
capitale di 1.000 euro. Uno investe l’intera somma in un ETF che replica un
indice diversificato (come il MSCI World o il S&P 500), mentre l’altro
decide di puntare tutto su azioni legate al settore automobilistico.
Ora supponiamo che, a causa di una crisi nel mercato delle
auto, il settore automobilistico subisca una perdita del 20%. Vediamo cosa
accade a questi due investitori:
Investitore senza diversificazione (100% settore
automobilistico): Avendo concentrato tutto il capitale di 1.000 euro in azioni
automobilistiche, subisce direttamente il calo del 20%. Di conseguenza, si
ritrova con un valore del portafoglio di 800 euro (1.000 euro - 20%).
Investitore diversificato (ETF su indici vari): Anche questo
investitore ha una parte del proprio capitale esposta al settore
automobilistico, ma, grazie alla diversificazione, il restante è distribuito su
altri settori. Supponiamo che solo il 10% del suo portafoglio sia collegato al
mercato delle auto e che il restante 90% sia distribuito su settori che non
solo non subiscono perdite, ma che addirittura crescono lievemente, portando un
rendimento medio del 5%.
Ecco come si traduce in cifre:
Rendimento sugli altri settori: 900 euro con un rendimento
del 5% = 945 euro (+45 euro di guadagno)
Sommando il totale, l’investitore diversificato ha 1.025
euro (80 + 945), invece dei soli 800 euro dell’investitore non diversificato.
Perché la Diversificazione è il Fondamento della Strategia
ETF
Gli ETF sono tra gli strumenti più utilizzati proprio
perché, anche con un piccolo investimento, permettono di accedere a una gamma
ampia di titoli. Ad esempio, un ETF sull’S&P 500 consente di investire
indirettamente nelle 500 maggiori aziende statunitensi, coprendo diversi
settori: tecnologia, beni di consumo, energia, sanità e altri.
La diversificazione tra ETF differenti permette inoltre di
distribuire i propri investimenti su indici e aree geografiche diverse, come
gli ETF sul mercato emergente, gli ETF europei o gli ETF su obbligazioni.
Questo tipo di diversificazione ulteriore è utile per affrontare meglio gli
alti e bassi dei mercati, bilanciando potenziali perdite in una zona geografica
o in un settore con guadagni in altri.
A prescindere dalle condizioni di mercato,
avere un portafoglio diversificato aiuta a ridurre le oscillazioni e a mitigare
le perdite in caso di crisi in uno specifico settore.
Gli ETF sono una scelta strategica per chi cerca
diversificazione, poiché permettono di distribuire il capitale su una varietà
di titoli e settori, evitando di concentrare il rischio su singoli asset. Anche
in contesti di incertezza o volatilità, la diversificazione permette di
navigare il mercato in modo più stabile e sicuro.

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