Un investimento monetario è un approccio conservativo per far
crescere il proprio capitale. L’obiettivo principale è preservare il capitale
investito con un rendimento basso ma stabile, evitando i rischi tipici degli
strumenti finanziari più volatili. Tra i prodotti più utilizzati per questa
strategia ci sono i conti deposito e gli ETF monetari. Entrambi offrono
soluzioni di investimento sicure, ma con caratteristiche e risultati molto
diversi.
Conto deposito: la sicurezza del rendimento fisso
Un conto deposito è uno strumento semplice e comprensibile:
depositi una somma presso una banca e ottieni un rendimento garantito dopo un
determinato periodo. Solitamente, i tassi di interesse sono fissi, e i tuoi
soldi sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a
100.000 euro.
Pro del conto deposito
Sicurezza: Protezione fino a 100.000 euro.
Facilità di accesso: Strumento comprensibile anche per i meno
esperti.
Rendimenti certi: Il tasso è noto fin dall’inizio.
Contro del conto deposito
Rendimenti bassi: Solitamente inferiori all’inflazione.
Limitata flessibilità: Spesso i soldi sono vincolati.
Costi impliciti: Alcuni conti applicano penali per il ritiro
anticipato.
ETF monetario: diversificazione e flessibilità
Un ETF monetario replica l’andamento di indici di mercato basati
su tassi interbancari a breve termine. Lo scopo è ottenere un rendimento che
rispecchi l’evoluzione di questi tassi, con costi di gestione molto bassi e
senza vincoli temporali.
Pro dell’ETF monetario
Flessibilità: Puoi vendere le quote in qualsiasi momento.
Diversificazione: Anche se basso, il rischio è distribuito su
più strumenti finanziari.
Costi bassi: Tipicamente inferiori rispetto ad altri
investimenti.
Contro dell’ETF monetario
Volatilità marginale: Sebbene limitata, può esserci una leggera
oscillazione nel valore.
Non garantito: Il capitale investito non è assicurato come in un
conto deposito.
Commissioni di acquisto/vendita: Può essere necessario pagare un
broker.
Il confronto pratico: 200 euro con investimento monetario nel 2015 (basta moltiplicare se pensiamo a 2.000 o a 20.000 euro)
Partiamo dicendo che la media dell'inflazione in Italia nel periodo preso in esame è sta del 2%, quindi aver lasciato 200 euro su un conto corrente avrebbe un controvalore di 196 euro.
Scenario conto deposito
Supponiamo che nel 2015 tu abbia investito 200 euro in un conto
deposito con un tasso annuale medio dell’1%. Dopo 8 anni, il calcolo dei
rendimenti composti ci porta a circa 216 euro. Non male, ma i guadagni sono
stati limitati dall'inflazione e dai bassi tassi di interesse.
Scenario ETF monetario
Un investimento di 200 euro nello stesso periodo nell’ETF,
che segue i tassi interbancari europei, avrebbe generato un rendimento medio
annuo dell’1,5%. Alla fine del 2023, avresti ottenuto circa 226 euro,
considerando i costi di gestione estremamente bassi (0,1% annuo).
Strumento Capitale
iniziale Rendimento medio annuo Valore nel 2023 Flessibilità Protezione
capitale
Conto deposito 200 € 1% 216 € Bassa Garantito
ETF 200 € 1,5% 226
€ Alta Non garantito
Quale scegliere?
La scelta tra conto deposito ed ETF monetario dipende dal tuo
profilo di rischio e dalle tue necessità:
Se cerchi sicurezza assoluta, il conto deposito è la scelta migliore.
Se vuoi un rendimento leggermente superiore con maggiore
flessibilità, l’ETF monetario rappresenta una valida alternativa.
Investire in strumenti monetari è un’ottima strategia per chi
cerca stabilità finanziaria senza grandi rischi. Tuttavia, anche in questo
caso, è importante valutare i propri obiettivi e comprendere le differenze tra
i vari strumenti. Ogni investimento ha pro e contro: ciò che conta è scegliere
consapevolmente per far crescere i tuoi risparmi nel tempo.

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